Classificazione Errori Medici

Cosa si intende per errore medico?

L’arte medica richiede durante il suo svolgimento molto coraggio per intraprendere le cure più innovative e rischiose, seguito da una buona dose di diligenza ed empatia. Queste rimandano al rispetto delle regole di buona prassi consolidate con l’esperienza acquisita nel tempo.
Tuttavia, a volte, il medico svolgendo la propria attività, per stress o semplice imprudenza, arriva a commettere degli errori, che purtroppo possono incidere significativamente sulla qualità della vita dei pazienti.

Classificazione degli errori:

Errore Diagnostico: Raccolta anamnestica non corretta; Ritardo nella diagnosi, Non utilizzo di test adeguati;
In questo caso, non si tratta di incapacità a leggere o utilizzare i test, ma dipende da una anamnesi superficiale o raccolta male, che porta di conseguenza o a ritardi nella diagnosi corretta o a una diagnosi non corretta che, di conseguenza, porta ad avere dei test inadeguati o mal letti;

Errore Terapeutico: Errore nell’esecuzione di un intervento, procedura o test;

Errore Preventivo: fallimento di profilassi (procedura medica di prevenzione) o follow up (percorso di controllo post terapeutico per monitorare l’insorgenza di una recidiva);

Altri errori: Errori di comunicazione, errori derivanti da apparecchiature.

Alcuni esempi degli errori più comuni derivanti da responsabilità medico-sanitarie:
Errato intervento chirurgico
Ritardo nell’esecuzione dell’intervento
Intervento inutile
Effetti indesiderati dell’anestesia
Errata diagnosi prenatale e morte prematura
Errata  e/o ritardata diagnosi (es. patologie tumorali
Trasfusioni di sangue
Effetti indesiderati con esiti mortali da vaccinazioni
Interventi in chirurgia estetica che non rispondono a quanto promesso
Errati interventi in odontoiatria
Dimissione precoce
Lesioni al midollo spinale o alle terminazioni nervose
Radio o chemio terapia eseguita in ritardo
Morte della paziente durante il parto del feto
Lesioni al feto: frattura della clavicola, distacco di placenta, mancata diagnosi di malformazioni.